L’associazione Morrone di Bagnaturo (Valle Peligna – AQ) vince il bando “Abruzzo Solidale”

Anche per il 2021 l’Associazione degli Abruzzesi a Bruxelles ha messo a disposizione una parte importante dei fondi raccolti per un progetto da realizzare in Abruzzo: dal territorio per il territorio. “Abruzzo Solidale” prevede l’assegnazione di 2.500 euro per finanziare un progetto che contribuisca al rafforzamento del tessuto sociale abruzzese messo a dura prova dalla pandemia di Covid-19, soprattutto nelle fasce di popolazione più deboli.

“Sono molto orgoglioso di affermare che per il quarto anno consecutivo il bando ha riscosso un grandissimo successo”, afferma Claudio Vernarelli, presidente dell’Associazione Abrussels. “Sono state vagliate ben 33 proposte. Dopo un’attenta valutazione, è stato selezionato il progetto “Festival della Restanza” dell’associazione Morrone di Bagnaturo (Valle Peligna – AQ).

Il progetto intende valorizzare il ritorno nelle aree interne d’Abruzzo attraverso esperienze, progetti ed esempi concreti innovativi, ecologici e radicali. Il nome dato al progetto infatti non è casuale : restanza vuole dire quelli che decidono di restare, tornare o arrivare a vivere in un’area interna o di montagna italiana. Il festival per diverse ragioni si lega alla montagna del Morrone e vuole avviare un lavoro di vera e propria salvaguardia della memoria dei luoghi.

L’intento del “Festival della Restanza” è quello di avviare un grande rito collettivo che duri nel tempo e valorizzi i rapporti interpersonali delle diverse fasce della popolazione – soprattutto le persone più anziane, ma anche dei giovani e degli emigrati all’estero. Tutti saranno chiamati a costruire la storia del luogo in relazione alla montagna perché in futuro nulla vada perduto.

Nello specifico, il progetto si svolgerà nel paese di Bagnaturo, Valle Peligna, e sarà suddiviso in due parti. Una virtuale incentrata sulla creazione di una “memoria collettiva” con 5 focus group tematici assieme ad antropologi, giornalisti ed attori teatrali. Mentre la seconda parte si focalizzerà su due week-end di incontri per conferenze a tema, laboratori e presentazioni di libri in cui si incontrino: chi parte, chi torna e chi resta.

Riassumendo, l’intenzione del Festival è quella di riattivare la socialità di un’area disagiata attraverso la riscoperta del proprio passato. Si andrà a creare un archivio immateriale – foto, video, testi – che poi verranno resi pubblici online.

Il presidente di Abrussels, Claudio Vernarelli, ricorda che “sebbene il contributo messo a disposizione sia simbolico, questo è un segnale di vicinanza, concreto e forte, di tutta la comunità abruzzese residente a Bruxelles, capitale del Belgio e dell’Europa.”

“I fondi sono stati raccolti grazie ad attività di volontariato dei soci che si sono impegnati con diverse iniziative e che, all’unanimità, hanno deciso di finanziare un progetto di alto valore socio-culturale. Vorrei ringraziare i soci valutatori per il lavoro svolto e Giancarlo Viola, socio senior di Abrussels, per aver redatto il bando.”

Il testo del progetto è scaricabile qui



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